Cooperativa La Conca Agnone | “Sono me stesso, sai, solo me stesso. Sono molto disorganizzato a volte, sono organizzato altre volte e…sono me stesso”
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“Sono me stesso, sai, solo me stesso. Sono molto disorganizzato a volte, sono organizzato altre volte e…sono me stesso”

03 lug “Sono me stesso, sai, solo me stesso. Sono molto disorganizzato a volte, sono organizzato altre volte e…sono me stesso”

Una band tra le più importanti nella scena internazionale: i Queen.

 

Il 5 Settembre del 1946, nell’isola africana di Zanzibar, nasce da una famiglia di origine indiana Farrokh Bulsara, che il mondo conosce con il nome di Freddie Mercury: cantante, pianista e compositore, fondatore dei Queen. Farrokh trascorre l’infanzia e l’adolescenza tra Zanzibar e India, dove impara a suonare il pianoforte e anche arte e design. Nel 1964, in seguito alla rivoluzione, la famiglia Bulsara si sposta in Inghilterra. Qui il giovane Freddie conosce Tim Staffell, cantante e bassista degli Smile, band della quale facevano parte il chitarrista Brian May e il batterista Roger Taylor. Intanto gli Smile incidono un disco senza successo, così Staffell abbandona il gruppo. Nel 1970 Bulsara comincia a farsi chiamare Freddie Mercury e, insieme a May e Taylor, decidono di formare un altro gruppo che si chiamerà Queen.

Poco dopo si aggiunge il batterista John Deacon.

Sul palco, come nella vita, Mercury dimostra una straordinaria genialità: è stato uno dei pochi performer in grado di illuminare uno stadio e catturare l’attenzione di migliaia di spettatori con un solo gesto. Il cantante poi si dimostra sempre molto coraggioso nel vivere la sua identità, dichiarando più volte e senza imbarazzi la sua omosessualità. Nel 1975 i Queen incidono Bohemiam Rhapsody, il brano che dà successo alla band. Negli anni successivi i Queen compongono altri pezzi di grande successo. Dopo vari turs si diffonde che Freddie fosse gravemente malato di Aids. Nel 1986 la malattia lo porta ad una scomparsa prematura, avvenuta il 24 Novembre del 1991, per polmonite. Nel 1991 l’album “Innuendo”, l’ultimo che vede Mercury, lascia alla band innumerevoli fans. In circa venti anni i Queen si sono esibiti in 707 concerti e hanno venduto tra 150 e 300 milioni di dischi in tutto il mondo.

Una delle frasi di Mercury che più mi è rimasta impressa è: “Si può essere tutto ciò che si vuole, basta trasformarsi in tutto ciò che si pensa di essere”.

Pochi mesi dopo la scomparsa di Freddie, Brain May e Roger Taylor organizzano un grande concerto. Nel 2018 esce dal cinema il film musicale “Bohemiam Rhapsody”, che narra la vita dei Queen, ma soprattutto della formazione della band sino alla partecipazione del concerto “Live Aid” del 13 luglio1985.

In casa famiglia abbiamo avuto modo di vedere il film “Bohemiam Rhapsody”,  che ho molto apprezzato. Del testo della canzone mi piace che Freddie spenda parole per scusarsi con la madre; dire che arriverà la sua fine, morte, ma lui non vuole morire. Sente delle voci come Galileo, Figaro che gli creano molto tormento; rassicura la madre e dice che deve stare tranquilla.

A lui non importa di morire, perché farà quello che vuole.

 

Denisa Di Meo