14 dic LA CRP DI AGNONE PROMUOVE IL PROGETTO “A VOCE LIBERA”: UN NUOVO SPAZIO DI ESPRESSIONE EMOTIVA
Un luogo d’ascolto espressivo, ove i pazienti possano sentirsi liberi di portare i propri contenuti, o il proprio silenzio, in una relazione semi-direttiva, per scoprire il proprio mondo interno sonoro e utilizzarlo in chiave relazionale, per esprimere e “portare fuori” l’indicibile, sviluppando le risorse presenti, attraverso la creatività, per ascoltare il proprio disagio in una chiave diversamente interessante.
E’ questo ciò che si sta cercando di mettere in campo presso la Comunità di riabilitazione Psicosociale “La Conca” di Agnone, residenza con finalità riabilitative per utenti di lungodegenza e trattamento socio-residenziale, attraverso il nuovo Progetto di musicoterapia: “A voce libera”.
Il Progetto, fortemente voluto dalla Presidente sig.ra Giuliana Busico, nasce dalla collaborazione tra la Dott.ssa Floriana Di Pietro, psicologa della struttura, e l’insegnante di canto Nicole Massanisso, con l’obiettivo di utilizzare la musica come eccellente mediatore terapeutico che procede mediante una regolazione dell’espressione emotiva. L’attenzione posta al rapporto esistente tra musica ed emozioni è nata in riferimento al fatto che il paziente psichiatrico presenta spesso una dissociazione tra emozioni e pensiero.
La voce, dunque, non è semplicemente uno strumento ma è espressione di qualcosa che vive nel profondo, è parte dell’identità di ciascuno. La voce nasce dal respiro, dal corpo, risuona in esso e viaggia verso il mondo esterno a portare i nostri contenuti emotivi, a lanciare un segno della nostra presenza e del desiderio di comunicare. In essa si rivelano la stanchezza, l’insicurezza, l’insoddisfazione, la tensione, così come la serenità, gli slanci, l’energia e la voglia di scoprire e portare alla luce qualcosa di vitale e ancora inespresso che si sente di possedere. Possiamo coltivarla, allenarla per comunicare più efficacemente, per sentirci più fiduciosi, sicuri, radicati in noi stessi e liberi. Un filo indissolubile, dunque, lega la voce, il corpo e il fluire delle emozioni: l’espressione di sé è sempre creazione di uno spazio di relazione, un percorso di crescita personale attraverso cui mettersi in gioco e vivere la propria energia, conoscendosi e riconoscendosi.