Cooperativa La Conca Agnone | IL GUSTO DELLE COSE DI UNA VOLTA
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IL GUSTO DELLE COSE DI UNA VOLTA

28 ott IL GUSTO DELLE COSE DI UNA VOLTA

Il gusto che si provava nel mangiare i cibi preparati dopo un lungo lavoro nei campi, con la pazienza nel crescere il bestiame per ricavarne della carne; l’accurata attenzione a preparare i piatti che si gustavano davvero.
Ricordo che da piccola i miei nonni e i miei genitori coltivavano i campi: ricordo mio nonno che prendeva la zappa e, un po’ alla volta, giorno per giorno, portava avanti il lavoro.
A quei tempi la lavorazione della terra e i prodotti che se ne traevano rappresentavano una grande ricchezza.
Tutto il lavoro veniva svolto a mano, poiché pochi erano i mezzi meccanici che si possedevano.
Ricordo che la vita dei miei nonni era molto dura: si alzavano all’alba e andavano ad accudire le bestie: mucche, maiali, capre, pecore, tacchini, galline.
Iniziavano, poi, il lavoro nei campi: coltivavano le patate, il foraggio, gli alberi da frutta.
Il foraggio serviva per nutrire gli animali, mentre la frutta e la verdura venivano consumati in famiglia.
Oggi si ripropongono i gusti di una volta attraverso i cibi preparati grazie all’arte tramandata dai nonni.
Questo tipo di cucina è la più genuina, poiché utilizza prodotti locali, freschi, che seguono il volgere delle stagioni, senza ricorrere a conservanti e ad altri prodotti industriali.
Il gusto, dunque, può essere considerato uno dei più potenti veicoli che ancorano il ricordo, un vissuto: i sapori che si legano a luoghi e a persone, che parlano di affetti, di legami, di radici.

Erminia Perna