06 mar IL PARADISO ARTIFICIALE DEI GIOVANI D’OGGI
I giovani d’oggi sono molto diversi da quelli di una volta; potremmo definirli ribelli, anticonformisti, egoisti e per niente rispettosi dei valori della vita. Sono anche molto delicati nel fisico e nel carattere; non hanno rispetto per la famiglia, per le autorità, per la religione e gettano al vento la loro vita, quindi potremmo dire che non hanno alcun rispetto nemmeno per loro stessi. Si lasciano trascinare dalle mode, come degli agnelli in mezzo ad un gregge di pecore, la loro personalità è debole, sono per lo più estrosi e bizzarri nel vestirsi, nel pettinarsi e nel truccarsi. Diciamo che la storia antica ha insegnato loro ben poco: gli sbagli del passato dei loro avi non sono per loro di alcun monito e dietro allo spettro della movida si nascondono in sostanze nocive come alcool e droga. Non sono capaci a tener duro; le cattive compagnie li deviano da cose come il formarsi di una famiglia, aprire un’attività produttiva o magari iniziare una qualsiasi carriera, sempre con tanti sacrifici dietro a Lauree universitarie.
La società tende sempre ad incolpare i genitori, si parla sempre di poca educazione e poche regole; ma un povero genitore non può stare sempre appresso ad un figlio con la rivoltella carica, poiché con tutti i locali notturni che ci sono i giovanissimi muniti forse troppo presto di un’automobile nuova fiammante trascorrono le notti quasi sempre fuori, dedicandosi ad una vita sessuale sfrenata e come abbiamo già detto, in compagnia di alcool e stupefacenti. Questa roba è reperibile ormai ovunque, viene dal Sud America, dalle zone calde e anche dai paesi orientali; ormai si coltiva un po’ dappertutto. Essa è il paradiso economico degli spacciatori che ne hanno fatto un vero e proprio business, dal passato fino ai nostri tempi e diciamo che il controllo e la diffusione di queste sostanze sta ancora tutt’oggi in mano alle mafie locali. I giovani troppe volte miopi di fronte al pericolo che corrono con questa roba, ne fanno più che mai uso, solitamente davanti alle proprie scuole, dove gli spacciatori si piazzano sovente. Infatti imbottiti di questa roba si sentono onnipotenti, più che mai euforici, credendo che questa roba li porti in un paradiso artificiale: un mondo in cui sono alienati, la mente si offusca e a volte sono capaci di togliersi la vita o di toglierla agli altri, questo perché non sono abbastanza lucidi per mettersi alla guida di una macchina e neanche attenti ai pericoli della strada così che vengono derubati, violentati o perfino uccisi a volte dai loro stessi amici.
Queste cose ci fanno tanta rabbia, sia come cittadini che come genitori, e gridiamo verso le istituzioni il nostro secco NO alla droga, sia quella leggera che quella pesante, poiché si parte da un semplice spinello per arrivare poi al crack o all’eroina ovvero la cocaina iniettata in vena. Il dolore per la perdita di un figlio, amico o conoscente è tanto; con una più larga conoscenza del problema potremo rendere questi figli un po’ più prudenti e responsabili; è vero che viviamo tempi difficili, ma dare troppa fiducia e libertà ai ragazzi a volte è uno sbaglio. Ecco perché con un dialogo più aperto e amichevole dobbiamo riportare i giovani sulla retta via: è da stupidi spezzare e buttare al vento così in fretta la loro esistenza.
Brigida Colaneri