Qualcuno ci definisce “pazienti psichiatrici”.
Noi ci riteniamo semplicemente persone: forse un po’ più vulnerabili al “logorio della vita moderna”, ma comunque persone che ridono, piangono, si emozionano, pensano, sognano, lavorano…come tutti.
A volte abbiamo avuto, e abbiamo, difficoltà a gestire le nostre vite.
A volte abbiamo avuto bisogno di un aiuto per incanalare meglio le nostre risorse.
A volte abbiamo avuto bisogno di un aiuto per ritrovare noi stessi, i nostri affetti, le nostre abilità.
E allora ci siamo fatti aiutare.
Abbiamo trovato nuove “case”, nuove “famiglie” , dove vivere le nostre giornate insieme a chi sa occuparsi di noi con professionalità e con affetto, con competenza e vicinanza.
E stiamo riprendendo il viaggio…
Sono trascorsi trent’anni dal momento in cui il sogno di Basaglia è divenuto realtà.
La cura psichiatrica non consiste solo nella riabilitazione sociale del paziente, allontanato dalla comunità umana per la sua patologia e neppure solo nella riduzione dei sintomi con gli psicofarmaci. Si tratta, invece, di aiutare il paziente a ritrovare il cammino perduto della sua vita psichica, da cui fugge per rifugiarsi nella follia.
La nostra Comunità si mette in relazione al paziente come portatore di un processo di cambiamento, offrendo condizioni di costanza sufficientemente solide per poterlo effettuare.
Pensiamo, dunque, alla Comunità terapeutica come a un’istituzione che si occupa di organizzare, attraverso la molteplicità delle sue attività e le sue cadenze della vita gruppale quotidiana, uno spazio e un tempo per lo sviluppo della vita psichica.
Essa rappresenta un vero e proprio apparato di produzione di quotidianità, intesa come esperienza di interazione e condivisione di atti della vita, partendo dalle attività di sopravvivenza, quali il mangiare, il dormire, la cura del corpo, il lavoro, a quelle informali o relative al tempo libero.
All’interno della CRP si intessono relazioni terapeutiche, orientate alla messa a fuoco dell’attenzione clinica all’individualità del paziente (storia, corpo, pattern relazionali), attraverso la formulazione di un progetto terapeutico, stilato per ciascun paziente come un abito su misura.
La nostra organizzazione è imperniata intorno ad un modello di continuo apprendimento e sviluppo, caratterizzato dalla capacità di apprendere dall’esperienza e di affrontare i problemi discutendoli in riunioni di gruppo, sulla base del rispetto dell’interesse per il lavoro che ciascuno svolge.
La gestione amministrativa e il coordinamento della C.R.P. sono affidate alla Presidente della Cooperativa, Sig.ra Giuliana Busico, da sempre al servizio della struttura.
Per la realizzazione del progetto la nostra Comunità si avvale di un’equipe di operatori composta dalle seguenti figure professionali:
Direttore DSM di Isernia: Dott. Sergio Tartaglione
Presidente Cooperativa: Giuliana Busico
Responsabile psichiatra: Dott. Tommaso Gualano
Responsabile di Comunità – Psicologo: Dott.ssa Floriana Di Pietro
Operatori Socio-Sanitari:
Carosella Mariantonietta
Cellilli Arcangelo
De Simone Nicolina
Del Papa Raffaele
Di Niro Luigi
Di Toro Angela
Gigliozzi Luciano
Gigliozzi Marco
Greco Gerardo
Lemme Carmela
Mastronardi Lucio Giovanni
Orlando Elio
Santarelli Mariarosa